Non esistono due abbracci uguali, così come non esistono due ballerini uguali.

Noi studiamo passi, siamo ossessionati dalla tecnica, ci esercitiamo sulla posizione dei piedi e per l’equilibrio, tuttavia credo che quello che ci attrae nel tango siano gli abbracci. Dopo una tanda raramente ricordiamo i passi che abbiamo fatto, ma ci ricordiamo esattamente come sentivamo il ballerino nell’abbraccio. Spesso quello è il motivo per cui cerchiamo più volte lo stesso partner. Questo è vero sia per gli uomini che per le donne, nonostante sia più comune che siano le donne ad attribuire più importanza all’abbraccio che non alle competenze tecniche.

Che cosa è un abbraccio? Non è una posizione, né una forma, è uno SPAZIO. Uno spazio nel quale ci si connette reciprocamente per creare il ballo, uno spazio di comunicazione intensa e del tutto privata. In questo spazio noi possiamo trovare una fusione profonda con l’altro e qualche volta una profonda solitudine. Non esiste un “abbraccio corretto”, ma ci sono abbracci che si adattano perfettamente a un certo stile, a una certa dinamica, a un certo corpo, a certe estetiche visuali, atteggiamenti e caratteri. Nonostante la varietà io posso distinguere 3 importanti fattori che insieme costituiscono un buon abbraccio, a prescindere dallo stile.

Il primo è la comodità. Un abbraccio comodo significa che rispetta la tua anatomia, consentendoti di mantenere una postura attiva ma naturale, libera da tensioni e sforzi superflui. Significa anche che il tuo abbraccio rispetta l’anatomia del tuo partner. Per l’uomo (leader) vuol dire che  fornisce al partner sufficiente libertà di movimento e evita ogni forzatura alla sua postura.

Un abbraccio comodo non è una presa, non è rigido, è piuttosto come una creatura viva: ha bisogno di respirare. Per la donna  (follower) creare un abbraccio comodo significa non scaricare il proprio peso sull’altro, non usarlo come supporto nei pivot e non appendersi a lui se si è in difficoltà. In un abbraccio comodo entrambi i partner stanno sulle proprie gambe e persino nella posizione inclinata milonguera sono responsabili del proprio equilibrio e dei cambiamenti di peso. Penso che la scomodità nell’abbraccio sia il motivo numero uno per rifiutare un ballerino o per non invitarla più.

Il secondo fattore è l’efficienza. Un abbraccio efficiente è quello che compie il suo scopo principale: trasmettere e ricevere l’impulso. Quale esattamente sia l’efficienza dipende da come vuoi ballare, dal tuo stile, dal vocabolario e dall’intensità delle dinamiche che vuoi creare. Questo, per esempio, è il motivo per cui gli abbracci nel tango escenario sono molto più saldi e rigidi che non nel tango sociale: facilitano sollevamenti, salti e movimenti molto rapidi. L’abbraccio nel tango non deve essere confuso con la connessione: noi creiamo una connessione con tutto il nostro essere, abbraccio incluso. Una coppia può essere connessa persino senza toccarsi, e l’abbraccio semplicemente aggiunge un “canale fisico” alla connessione.

Imparare a creare un abbraccio efficiente è una cosa difficile sia per gli per uomini che per le donne. La difficoltà sta nella sua sottigliezza perché per rendere un abbraccio efficiente questo deve essere per prima cosa connesso al resto del tuo corpo, al tuo modo di rimanere sul pavimento  e al tuo modo di trasferire il peso, e poi deve anche essere connesso al corpo del partner. In un abbraccio efficiente bisogna operare con minuscoli movimenti e sensazioni sottili. Si può pensare come al  tentativo di muovere l’acqua dentro a un bicchiere: se lo muovi troppo l’acqua si rovescerà ma se lo muovi poco e al momento giusto puoi creare un grande movimento nell’acqua stessa. Bisogna anche operare a livello di immagini, intenzioni e direzioni piuttosto che di manipolazione meccanica. La maggioranza dei ballerini, persino i più avanzati, ha un’idea dell’abbraccio come di “un busto con due braccia per tenere l’altro” piuttosto che di un qualcosa che vada oltre alle parti anatomiche. Perciò nella maggioranza dei ballerini l’abbraccio è più o meno funzionale, ma non efficiente.

E’ nell’abbraccio che si noterà il “Principio di base” di un ballerino e il più comune è “l’uomo prende la donna e la fa muovere!”. Questo è un principio altamente inefficiente perché attribuisce tutta la responsabilità a chi marca e la toglie a chi segue. Per capire l’efficienza del”abbraccio è importante rendersi conto che dipende IN MODO UGUALE da entrambi i partner. Inoltre il funzionamento intimo di un abbraccio non deve essere confuso con la sua forma. Copiare il modo di abbracciare del tuo idolo non ti farà ballare allo stesso modo.

Il terzo fattore è il fattore umano e questo è quello che rende ogni abbraccio unico. Puoi imitare un altro ballerino in tutto ma dentro l’abbraccio tu sarai sempre te stesso. Il tuo abbraccio è influenzato dalla tua personalità, dalla tua esperienza e dal modo in cui ti poni verso gli altri e verso il mondo intorno a te. Il tuo abbraccio rifletterà anche il tuo modo di sentirti verso te stesso e verso gli altri in quel particolare momento, e quindi mostrerà le tue preoccupazioni, le tue insicurezze, le tue ambizioni e le tue intenzioni. E poiché l’abbraccio chiuso è un luogo dove le sensazioni vengono amplificate, anche il tuo partner sentirà ogni cosa, persino senza esserne del tutto consapevole. Se un uomo è preoccupato per la ronda difficile, questo verrà percepito nell’abbraccio dalla donna. Se la donna è preoccupata per la sua capacità di seguire, diverrà tesa e l’uomo la percepirà come assente.

Il fattore umano è inoltre influenzato dal tuo ambiente, che può significare praticamente da tutto. Io sono stata più volte identificata come Russa dal mio modo di abbracciare. Si sente dire spesso che le donne russe ( o slave) hanno abbracci profondi e gli uomini argentini li hanno molto intensi. Ci sono storie sulla “forza” degli abbracci delle donne argentine o sugli abbracci che “fanno perdere la testa” degli uomini turchi. Io sono sempre molto attenta con gli stereotipi perché noi umani siamo troppo complessi per venir spiegati da semplici categorie di nazionalità e cultura. A volte gli stereotipi sono veri, altre non lo sono. Se provieni da un cultura in cui vieni incoraggiato a renderti fisicamente attraente e a seguire e sedurre attivamente il sesso opposto e ti senti a tuo agio a comportarti così, questo sicuramente darà un fascino seduttivo al tuo abbraccio. Se provieni da una cultura in cui non è considerato appropriato mostrare le emozioni ma tu sei una persona emotivamente espressiva, allora il tuo abbraccio rifletterà più la tua personalità che il tuo ambiente. Credo anche che spesso l’intensità dell’abbraccio di un uomo sia dovuto al bisogno di tenere stretta la donna per evitare che perda l’equilibrio e cada indietro quando cammina. Quando una donna si abitua ad essere aiutata in quella maniera, cercherà naturalmente di tornare in quel tipo di abbraccio.

Il fattore umano può compensare una mancanza di comodità ed efficienza o al contrario rovinare ogni cosa. Se il tuo abbraccio è goffo e inefficiente ma tu sei una persona calda aperta e appassionata, potrà essere comunque un’esperienza piacevole per il tuo partner. Se tu hai un abbraccio comodissimo ed efficiente ma un atteggiamento freddo e distante il tuo partner si sentirà triste nonostante la tua virtuosa performance. L’abbraccio è anche dove il tuo partner sentirà le tue emozioni e come tu vivi la musica. Se una canzone ti esalta, questo si sentirà immediatamente nel tuo abbraccio.

C’è un altro aspetto che è a volte presente nell’abbraccio del tango: la seduzione. Qualche volta viene confusa con il fattore umano, ma in realtà è solo parte di esso. La seduzione non rende l’abbraccio più confortevole o più funzionale ma solo più ‘carico di elettricità’. Se la persona con cui stai ballando ti piace e tu accetti la sua attenzione erotica, questo può aggiungere un aroma particolare alla tua esperienza. Tuttavia, se la carica erotica è molto forte, la danza diventerà secondaria. L’esperienza della danza può diventare incantevole, perché la coppia non sta tanto danzando quanto usando la danza per stare insieme. Però bisogna essere cauti quando si carica il proprio abbraccio di attenzioni erotiche perché il tuo partner può gradirlo o, al contrario, sentirsi a disagio o semplicemente annoiarsi. L’abbraccio, soprattutto l’abbraccio chiuso, è un ambiente molto delicato e intimo e può diventare molto facilmente soffocante e sgradevole.

In definitiva è l’intenzione che metti nel tuo abbraccio che farà sentire il tuo partner benvenuto o abbandonato, giudicato o accettato. C’è un’ intenzione di base che aiuta sempre a stabilire un buon flusso di comunicazione,  a prescindere da quanto inesperto tu sia, E’ un “messaggio” che i partner si possono trasmettere l’un l’altro quando creano l’abbraccio e mentre ballano. Il messaggio dell’uomo alla donna è “Fidati di me” e dalla donna all’uomo è “Mi fido di te”.

Perché la fiducia è tanto importante? E’ qualcosa che ha a che vedere con l’essenza dei due ruoli.

Chi marca è responsabile dei  movimenti della coppia e il motivo per cui i maestri dicono ai leader di “porre l’ attenzione in chi segue” è che questo permette loro di sentirsi come una intera coppia, di pensarsi come una unità che si muove. La donna si esprime con i suoi movimenti nel disegno proposto dall’uomo  e quindi i suoi movimenti sono una manifestazione dell’intenzione dell’uomo. Questo non significa che la donna sia più importante e che l’uomo abbia solo un ruolo di sostegno, perché è lui a guidarla in ogni movimento. Non significa nemmeno che chi segue sia un mero strumento, perché lei comunque si muove come vuole e come sa. Loro sono entrambi importanti e semplicemente non esisterebbero uno senza l’altro.

Se l’attenzione di chi marca è posta troppo sui passi e sui propri movimenti, chi segue inevitabilmente si sentirà usato. Assumerà anche più importanza il fatto che un passo “funzioni” e, se non succede, entrambi i partner penseranno di aver sbagliato. Se invece l’attenzione del leader è completamente rivolta al movimento del partner, a come STA SUCCEDENDO, allora non è più rilevante se i passi funzionano e gli “errori” non vengono più vissuti come errori, diventano parte dell’improvvisare insieme. Se chi segue  concentra troppo la sua attenzione su quello che sta “leggendo” dal leader e sul voler capire coscientemente il suo “progetto”, lei dimenticherà quello che è il suo obiettivo principale: reagire rapidamente a ogni suggerimento dell’uomo, con piena fiducia, e MUOVERSI. Perciò l’uomo dovrebbe far sentire alla donna che sa cosa sta facendo, che si divertiranno e che la proteggerà in ogni circostanza. E la donna a sua volta dovrebbe abbandonarsi con consapevolezza a ciò che l’uomo propone ed essere pienamente se stessa, permettendo allo stesso tempo all’altro di esprimere le sue intenzioni. Per ballare la donna non deve avere paura, e per aiutarla in questo l’uomo deve essere affidabile. Se la donna non balla, neppure l’uomo può ballare.

Una delle migliori sensazioni la donna può dare all’uomo è quella della completa libertà di espressione. Completa libertà però non significa libertà dalla donna,  paradossalmente significa completa unione con lei, pur rimanendo due individualità distinte. Questo senso di libertà deriva dalla sensazione che ogni suggerimento viene completamente recepito da chi segue, e non solo capito ma amplificato e ulteriormente sviluppato. Il tango è una conversazione e affinché una conversazione sia appagante uno deve iniziare e l’altro deve capire l’idea e portarla avanti.

Una delle migliori sensazioni che l’uomo può dare alla donna è quella di avere la sua completa attenzione. Sento spesso signore che dicono “Mi piacerebbe che non tentassero tutti quei passi stravaganti e stessero semplicemente con me”, che non significa che le donne non apprezzino i passi nel tango, ma che non amano essere usate come un attrezzo. Ma, potreste chiedere, non c’è una contraddizione? Come può un uomo mettere tutta la sua attenzione nella donna se tutto ciò che vuole è la completa libertà di espressione? Questo è esattamente il punto. Il movimento della donna è l’espressione dell’uomo. Se il leader capisce questo, tutto inizia ad avere senso. Questo spiega anche perché alcuni uomini affermano che possono far ballare la donna come lei vuole ballare, perché hanno focalizzato così bene la loro attenzione sul movimento della partner che ne riescono a sentire la ‘logica interiore’, il modo in cui lei interpreta la musica e gioca con la sua energia, e sono in grado di sentire in anticipo come lei vorrebbe esprimersi.

In teoria i tre fattori (comodità, efficienza e fattore umano) sembrano criteri distinti, ma in pratica non lo sono. Si influenzano e anche si compensano a vicenda. Un abbraccio comodo non è necessariamente efficiente, tuttavia un abbraccio efficiente è, di solito, comodo. Le qualità umane come l’attenzione e la sensibilità vi aiuteranno a creare un abbraccio più efficiente semplicemente perché siete più consapevoli dei movimenti del partner. E un abbraccio confortevole implica di solito una qualità umana di gentilezza perché rispetta la postura del partner.

L’abbraccio nel tango è una materia complessa e impegnativa sia da insegnare che da imparare, ma è affascinante.  Sempre più ballerini ovunque si rendono conto che il nostro parco giochi può essere nei passi, ma la nostra casa è nell’abbraccio ed è là che vogliamo sempre ritornare.

di Veronica Toumanova, insegnante e ballerina di Tango

traduzione a cura di Fabiola Loik su www.ultimatanda.it